#005 – Colophon e rubriche

08/01/2023

Riprendo l’ultima parte del primo numero, quando ho provato a elencare le sezioni principali di una rivista. Sezioni che possono variare a seconda del tipo di rivista e del suo contenuto, ma che solitamente includono:

  • Copertina
  • Indice
  • Articolo
  • Rubriche
  • Colophon

Nella sua versione digitale, le sezioni diventano:

  • Home page
  • Articolo
  • Archivio
  • Rubriche
  • Colophon

Abbiamo parlato di home page, che in parte svolge la funzione di indice, anche se si avvicina di più alla prima pagina di un quotidiano. Abbiamo parlato di copertine, articoli e archivi. Mancano all’appello le rubriche e il colophon.


Colophon

Il colophon è una pagina (o una sezione) della rivista dove è riportata la redazione, le collaborazioni e le informazioni sulla produzione (font, tipo di carta, stampa). Il colophon è alla fine o all’inizio, come nell’esempio sotto. La rivista Communication Arts inserisce il colophon in un riquadro, nelle pagine dedicate all’indice.

Una pagina, con colophon e indice, di Communication Arts
Una pagina, con colophon e indice, di Communication Arts

Sul web le riviste prevedono perlopiù un “chi siamo”, non sempre è presente la redazione, quasi mai ci sono informazioni sulla produzione. Sotto la pagina “chi siamo” di Communication Arts sul loro sito web.

La pagina 'chi siamo' di Communication Arts
La pagina 'chi siamo' di Communication Arts

Per farvi un’idea, vi condivido i link alle pagine “chi siamo” di alcune riviste segnalate nei numeri precedenti: It’s Nice That, Link, The Verge, Here.


Rubriche

La rubrica è una sezione della rivista cartacea che si ripresenta in ogni numero con la stessa struttura di layout e di contenuti. L’oroscopo è probabilmente l’esempio più immediato, ma sono rubriche anche gli editoriali, le lettere dei lettori, le playlist di The Passengers, gli “A Day With” di Offscreen.

La rubrica del numero di The Passengers dedicato a Roma
La rubrica del numero di The Passengers dedicato a Roma
La rubrica 'A Day With' di Offscreen
La rubrica 'A Day With' di Offscreen

Su carta le rubriche sono riconoscibili ed evidenti, sul web è più difficile riportare la stessa sensazione. L’oroscopo, come ad esempio quello di Internazionale, funziona ancora. Altri tipi di contenuti funzionano meno. Le pagine degli articoli, sono tutte sempre molto simili, quello che cambia, a volte, è il layout della testata1.

Le rubriche sul web spesso diventano “serie”. Una serie di articoli su uno stesso tema, con una struttura di contenuti che si ripete. È simile al concetto di “categoria”, ma più specifico.

Il modo migliore per dare un senso alle frasi del paragrafo precedente è mostrare degli esempi.

La rivista It’s Nice That cura varie “serie”, come i “Double Click”, che si distinguano dagli altri articoli per avere un’immagine con un elemento identificativo (il cursore del click) e una struttura di contenuti che si ripete, anche se il contenuto è sempre diverso.

L'archivio della serie 'Double Click' di It's Nice That
L'archivio della serie 'Double Click' di It's Nice That

Stesso discorso per la serie “In Conversation”, dove l’immagine della persona intervistata è sempre un’illustrazione e la struttura dell’articolo si ripete a ogni nuova chiacchierata.

L'archivio della serie 'In Conversation' di It's Nice That
L'archivio della serie 'In Conversation' di It's Nice That

Alcune riviste usano le newsletter come rubriche, oltre che per raccogliere link agli ultimi articoli pubblicati. Ci sono poi anche casi di newsletter che sono l’equivalente degli inserti cartacei dei quotidiani. Come esempio vi rimando alle newsletter del New York Times, Il Post, The Atlantic, The Verge.

Alcune delle newsletter curate dal New York Times
Alcune delle newsletter curate dal New York Times

  1. Nel numero #004 ci sono parecchi esempi con i differenti layout della testata all’articolo del New Yorker e The Verge↩︎