#001 – Sul tempo, i quotidiani e le riviste

10/12/2022

Questa newsletter è un po’ un esperimento, un po’ un esercizio. (Le parole “esercizio” e “esperimento” si possono tradurre con: intanto avvio la newsletter, poi vediamo che succede).

Prima di cominciare un altro paio d’informazioni. La newsletter ha un nome, si chiama Colophon. Sarà “stagionale”, ovvero avrà una durata prestabilita di cinque numeri, tutti i sabato, fino al 7 Gennaio 2023. La stagionalità e i magazine sono il punto di partenza, poi vedremo numero per numero come si evolverà.

Un'illustrazione di Jason Ford per uno dei due numeri che la rivista «Eye» ha dedicato al design dei magazine
Un'illustrazione di Jason Ford per uno dei due numeri che la rivista «Eye» ha dedicato al design dei magazine

Sul tempo, i quotidiani e le riviste

Cominciamo dall’inizio, dal tempo. Una delle differenze sostanziali tra una rivista e un quotidiano su carta è legato alla frequenza di pubblicazione. La frequenza di pubblicazione determina il design, i processi e le procedure per la produzione in serie, che a loro volta determinano l’aspetto. A prima vista chiunque (o quasi) è in grado di distinguere una rivista da un quotidiano.

Sul web le differenze sono meno evidenti. Esquire esce in formato cartaceo ogni due mesi, ma la home page a prima vista non sembra tanto diversa dal New Yorker, che ha una frequenza settimanale, o dal New York Times che arriva in edicola tutti i giorni. Sul loro sito, tutti e tre pubblicano più articoli, più volte al giorno.

Non è sempre stato così. I primi siti web dei giornali erano solo un modo per rilanciare gli articoli stampati sulla versione cartacea. Il sito del New York Times, andato online nel 1996, veniva aggiornato una volta al giorno.

I giornali, arrivati online, hanno poi cominciato a usare i loro siti per le “flash news”, una specie di Twitter prima di Twitter. Poi quando è arrivato Twitter vero, e i social media in generale, quell’approccio è andato a scomparire. (Lo so, sto facendo una grossa semplificazione.)

Il design comunica l’intento con la strategia dei contenuti e l’identità visiva. Sulla carta, la strategia dei contenuti è legata al processo di selezione di articoli da pubblicare in uno certo momento, in uno specifico numero. Quando si tratta di un ambiente digitale, è necessario prendere in considerazione ulteriori fattori, come quanti articoli saranno pubblicati ogni giorno, a che ora, quali contenuti avranno priorità rispetto ad altri. Inoltre, quali notizie più recenti influiranno sulla frequenza e sulla velocità con cui i contenuti saranno diffusi attraverso canali come Twitter, notifiche su app o altro? La strategia dei contenuti deve essere in grado di bilanciare l’importanza della visibilità dei contenuti con l’importanza di fornire contenuti di qualità regolarmente. Le scelte che si faranno determinano i processi e le procedure che determineranno l’aspetto dei siti web.


Struttura e design

In questa newsletter non ci occuperemo direttamente dell’evoluzione dei giornali e del loro travagliato passaggio dalla carta al digitale. Ci occuperemo del design dei giornali online, della loro struttura, degli elementi che lo caratterizzano, che abbiano un corrispettivo cartaceo o meno. «A magazine is very much a ‘designed’ experience», scriveva la rivista di grafica Eye nel primo di due numeri dedicati al design delle riviste. La struttura di una rivista, la sua impaginazione, determina il modo in cui verrano assorbiti e apprezzati i suoi contenuti.

Nel prossimo numero parleremo proprio della struttura e degli elementi di base, che vi riassumo intanto sotto.

La struttura di una rivista può variare a seconda del tipo di rivista e del suo contenuto, ma solitamente include:

  • Copertina
  • Indice
  • Articolo
  • Rubriche
  • Colophon

Nella sua versione digitale, una rivista include elementi simili, anche se, come vedremo, gestiti in maniera diversa:

  • Homepage
  • Articolo
  • Archivio
  • Rubriche
  • Colophon